Stefania non vuole provare più tristezza e vuole cancellare qualunque pensiero negativo dalla sua mente. Per far questo controlla spesso mentalmente se sta pensando a qualcosa di triste.
Senza rendersene conto, Stefania pone l’attenzione su quegli stessi contenuti che vorrebbe evitare.
Quando si rende conto che ha pensieri tristi si critica duramente (“dovrei vergognarmi a pensare queste cose, la devo smettere, non ce la faccio, sono sbagliata”).
Fulvio, da quando ha avuto il suo primo attacco di panico, si preoccupa costantemente del corretto funzionamento del suo corpo. “In questo momento, sto bene? Il cuore è a posto? E se sto male? E se mi viene un infarto?“
Mentre ha questi pensieri, Fulvio cerca di controllare i battiti del suo cuore, ma più ci prova più avverte tachicardia e si spaventa.
Stefania e Fulvio, soffrono di problemi diversi, ma c'è un aspetto comune nel loro disagio: il tentativo di controllare la propria esperienza (per Stefania i pensieri, per Fulvio le sensazioni corporee).
Recenti ricerche sostengono che il tentativo di controllare le proprie emozioni, pensieri e sensazioni è uno dei motivi per i quali il disturbo psicologico si mantiene.
L'ACT, una forma di psicoterapia che si è sviluppata a partire dall'approccio cognitivo comportamentale e ha come scopo proprio quello di alimentare l’accettazione delle proprie sensazioni e di ridurre i tentativi di controllo che sono alla base dei sintomi.
ACT in inglese vuol dire “azione” ma è al contempo l’acronimo di “Acceptance Commitment Therapy”, terapia dell’accettazione e dell’impegno.
Secondo i ricercatori e clinici che hanno introdotto l’ACT, la maggior parte dei disturbi psicologici possono essere raffigurati come circoli viziosi che si sviluppano a partire dalla non accettazione di esperienze, pensieri, sensazioni e emozioni dolorose.
Quanto più vorremmo liberarci da questi contenuti mentali “scomodi”, tanto più ne rimaniamo legati, e iniziamo una infinita lotta con la nostra stessa mente.
Spesso accade che durante questa interminabile battaglia perdiamo di vista e trascuriamo quello che per noi è importante nella vita: si vengono così a creare nuove situazioni per noi fonte di disagio!
Prossimamente parleremo delle strategie attraverso le quali l’ACT può aiutarci a modificare il nostro atteggiamento verso i contenuti della nostra esperienza.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino