Luca ha paura di salire sull’ascensore perchè da bambino è rimasto bloccato dentro ed ha avuto un attacco d’ansia.
Per alcuni anni ha evitato di prendere l’ascensore; ora lo prende solo in presenza di altre persone e solo se ha il cellulare con sè.
Quando sta in ascensore tende l’orecchio per sentire eventuali rumori sospetti.
Luca non cede più completamente alla paura ma ha raggiunto con essa un compromesso.
Gianni soffre da molti anni di agorafobia (paura dei luoghi esterni alla casa), ormai riesce ad andare quasi ovunque ma solo se è strettamente necessario.
Prima amava andare al mare, al cinema con gli amici e a svagarsi con lunghe passeggiate; ora questi piaceri non esistono più: è la paura che decide per lui.
Anche Gianni ha raggiunto un compromesso con la sua paura.
Accettare i compromessi che la paura propone solo apparentemente fa vivere meglio, in realtà predispone a ricadute.
La paura dice a Luca: “va bene..visto che ci tieni tanto sali pure sull’ascensore...ma se ti capita qualcosa non prendertela con me...e vedi di stare attento ...hai con te il cellulare? Qualcuno che ti possa aiutare se stai male? L’ascensore non deve essere pieno altrimenti ti mancherà il fiato se rimani chiuso dentro”.
A Gianni la paura sussurra: “prendi le strade secondarie..vedrai che arriverai sano e salvo...e vai solo se è strettamente necessario, io così ti lascerò per un po’ in pace.”
Quello che non dice loro è che condizionandoli costantemente con compromessi di questo tipo impedisce la guarigione e li tiene legati a sè, liberi solo in apparenza.
La paura rimane in questo modo sempre in agguato, pronta a colpire nei momenti di crisi.
Per guarire dalle paure occorre affrontarle frontalmente con gradualità e decisione, allenarsi costantemente senza scendere a compromessi.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino