Oggi vedremo di cosa si occupa la psicologia sportiva e proveremo a sfatare alcuni miti sul suo conto.
Rispetto a qualche anno fa, gli atleti sono sempre più consapevoli di quanto sia importante la componente mentale nel raggiungimento di una performance ottimale.
Ogni sportivo ha sperimentato che l’allenamento fisico non è sufficiente a far bene: se la mentalità non è quella giusta la performance non sarà eccellente!
Persino i giornalisti sportivi, descrivendo le gare, usano spesso termini psicologici come “motivazione”, “convinzioni”, “emozioni” tentando di spiegare la differenza tra performance sportive più o meno positive.
L’interesse degli sportivi verso la psicologia nasce, oltre che da una maggiore informazione e ricerca sul tema, anche da esperienze personali molto diverse:
- alcuni atleti si rendono conto che le loro performance altalenanti sono più legate all'emotività che alla condizione fisica;
- per altri la performance ottenuta in allenamento viene raramente ripetuta in gara;
- altri ancora sono alla continua ricerca di strumenti per migliorarsi e pensano che lavorare sul proprio stato mentale li possa aiutare.
Se da un lato la psicologia dello sport suscita un interesse sempre maggiore, dall'altro alcuni sportivi associano alla parola "psicologia" dubbi e timori.
Lo psicologo dello sport poi mi psicoanalizza. La psicologia non è psicoanalisi, non si tratta di un intervento di indagine o di cura non richiesta e non necessaria. Si tratta di una consulenza orientata al concreto trasferimento di abilità di mental training e alla loro applicazione per il miglioramento dell'attuale performance sportiva.
Cambierà la mia personalità? No. Potrà cambiare la prospettiva con cui affronti le gare, potranno cambiare anche alcuni comportamenti ed emozioni. Una consulenza di questo tipo non ha lo scopo di creare cambiamenti “profondi”. Lo scopo è permetterti di migliorare sfruttando la tua personalità.
Diventerò dipendente dallo psicologo dello sport? Al contrario apprendere delle tecniche ti permette di renderti più autonomo rispetto alle rassicurazioni esterne. La tua performance non deve dipendere dalla presenza o assenza di altre persone (compresi motivatori, coach ecc...) altrimenti ti stai indebolendo. Naturalmente le squadre e gli atleti più importanti hanno psicologi nel loro staff ma hanno anche allenatori, medici, massaggiatori ecc..
Se imparo queste tecniche vinco? Queste tecniche non ti garantiscono di vincere ma ti possono aiutare a migliorare le tue performance. Vincere e ottenere una buona performance non sono la stessa cosa. La vittoria è influenzata da molteplici fattori che non dipendono da te, migliorare la tua performance invece vuol dire vincere con se stessi: questo dipende da te!
Prossimamente parlerò di alcuni aspetti di cui si occupa la psicologia dello sport.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino