Immaginiamo di stare svolgendo un’attività lavorativa, sportiva ecc. e di accorgerci che chi ci sta intorno non crede in noi.
Come ci sentiamo? A volte proviamo un calo di entusiasmo, di energie, di motivazione e abbiamo la tentazione di lasciar perdere.
Possiamo pensare: “se mi hanno detto che non sono portato probabilmente è così, forse faccio meglio a lasciar stare”. Di solito questo accade più facilmente se consideriamo autorevole la persona che emette il giudizio, se è un nostro superiore, coach o professore.
In alcune persone questo meccanismo si innesca più facilmente che in altre: sono persone che nella loro vita si sono sentite spesso inadeguate e incapaci.
In queste persone un parere negativo equivale a una conferma che non sono in grado di fare qualcosa.
Il parere negativo viene allora considerato una verità assoluta e non un punto di vista di un’altra persona.
Proviamo a descrivere in quali termini si delinea il circolo vizioso della ricerca delle conferme all’esterno di sè:
1) Vorrei raggiungere un obiettivo
2) Ho dubbi sulle mie capacità e mi mostro insicuro
3) Chi mi sta intorno mi dice che non sono portato per quel compito
4) I miei dubbi diventano certezze
5) Inizio a boicottare me stesso
6) Lascio perdere
7) Penso di non essere portato per quel compito
Questo meccanismo, se diventa abituale, può danneggiare in modo grave e persistente la nostra autostima.
Ci priva infatti di esperienze nuove e positive e della conseguente possibilità di ricevere gratificazioni sia da noi stessi che dagli altri.
Quale alternativa abbiamo a questo meccanismo? Se ci circondiamo di persone che ci danno fiducia e credono in noi, tutto diventa più semplice ma non sempre questo è possibile.
Possiamo comunque intervenire modificando la nostra percezione delle cose: una scarsa considerazione delle nostre abilità può diventare occasione di competizione con noi stessi per migliorare.
Possiamo anche provare a considerare le esperienze che facciamo in modo diverso: non come esami che ci dicono se valiamo o meno ma come possibilità di apprendimento!
Senza dubbio i limiti esistono, non tutti abbiamo le potenzialità di diventare grandi calciatori, musicisti, scienziati ecc.., tuttavia ciascuno di noi può accrescere enormemente le proprie abilità negli ambiti che desidera.
Credere in se stessi significa darsi la possibilità di apprendere e rompere il circolo vizioso che ci fa aspettare le gratificazioni dagli altri. Significa mettere i propri sogni davanti alle proprie paure.
1) Desidero raggiungere un obiettivo
2) Mi do la possibilità di riuscirvi
3) Accetto che chi mi sta vicino possa pensarla diversamente
4) Dedico le mie energie a perseguire il mio obiettivo
5) Raccolgo quanto di buono ho appreso dall’esperienza in termini di crescita personale.
Se ci dedichiamo con passione e coraggio a ciò che amiamo veramente, sarà il nostro stesso cammino ad essere fonte di gratificazione, al di là delle paure, dei pareri negativi e del risultato finale.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino