Sonia ha 28 anni, si è da poco laureata in scienze della formazione e lavora come maestra in una scuola materna.
Da 3 anni è fidanzata con Roberto ma ultimamente tra i due ci sono frequenti discussioni.
Da qualche tempo Sonia passa gran parte del suo tempo a riflettere sul fatto che prima o poi Roberto la lascerà per andare da un'altra ragazza.
Questo pensiero ricorrente la fa sprofondare nello sconforto e le fa venire una rabbia esplosiva dentro.
Sempre più spesso, quando vede Roberto, sfoga su di lui la sua rabbia
attraverso frasi e atteggiamenti aggressivi.
Roberto in realtà non ha alcuna intenzione di trovarsi un'altra ma non comprende le preoccupazioni di Sonia: le sue aggressioni e la sua gelosia iniziano ad essere per lui causa di emozioni negative.
In Sonia si è attivato uno schema abbandonico che si era strutturato nel corso della sua infanzia.
Quando aveva 4 anni, suo padre aveva lasciato lei e sua madre per andare a vivere con un'altra donna. Da quel momento non lo avevano più visto nè sentito.
Quando la relazione con Roberto era diventata "seria" lo schema abbandonico di Sonia si era riattivato con forza.
Sonia, guidata dallo schema abbandonico, interpretava ogni gesto di Roberto come un chiaro segnale della sua volontà di rompere la loro relazione.
Senza rendersene conto, alternando dimostrazioni di affetto e manifestazioni di rabbia, stava spingendo Roberto ad allontanarsi da lei.
Lo schema abbandonico può manifestarsi anche con modalità diverse da quelle descritte: in alcuni casi la persona che ha questo schema viene attratta da persone che sono poco interessate a realizzare relazioni durature e stabili.
In altri casi c'è un evitamento dello schema mediante il rifiuto di qualsiasi relazione affettiva.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino