Il disturbo ossessivo compulsivo è una problematica che può generare parecchia sofferenza in chi ne è affetto e nei suoi familiari.
In questo post riporto alcuni suggerimenti che possono essere di aiuto per chi vive con persone che hanno una diagnosi di DOC.
Cosa non fare
• colpevolizzare il familiare: è importante ricordarsi che chi soffre di DOC non vorrebbe avere questi pensieri e comportamenti compulsivi;
• cercare di convincere la persona che l’ossessione è irrazionale mettendone in discussione il contenuto: si tratta di una strategia inefficace e controproducente che tende a rafforzare l’importanza data al pensiero ossessivo;
• dare rassicurazioni: sebbene sul lungo termine questa strategia abbassi l’ansia, la persona che soffre di DOC tende a diventarne sempre più dipendente dalle rassicurazioni esterne e a riuscire sempre meno ad affrontare i “rischi” percepiti a causa dei pensieri ossessivi;
• aiutarlo a mettere in atto compulsioni: spesso accade che chi soffre di DOC chieda al familiare di aiutarlo nei comportamenti compulsivi e rituali;
• forzare la persona a intraprendere un trattamento: sebbene si possa informare e mostrare i benefici, non possiamo costringere una persona a curarsi;
• colpevolizzarti perchè il tuo familiare ha il DOC: in ambito scientifico si dà grande importanza alle cause genetiche e biologiche del DOC. In ogni caso pensare di esserne la causa non aiuterà il tuo familiare ad uscirne.
• cercare di dare un’interpretazione o un significato simbolico ai contenuti delle ossessioni e delle compulsioni.
• spingere la persona verso cambiamenti come modificare il proprio lavoro, le proprie relazioni ecc.. Cambiamenti di questo tipo, quando i sintomi sono in fase acuta possono accentuare il problema.
Cosa fare
• supportare il familiare nello svolgimento degli esercizi nell’ambito di un trattamento cognitivo comportamentale
• mantenere un atteggiamento non giudicante
• valorizzare ogni (anche piccola) conquista ottenuta
• mantenere un atteggiamento positivo anche nelle ricadute: nel training per superare il DOC fanno parte della normalità
• ricordare i successi ottenuti per motivare ad ottenere successi futuri
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino